Cinque bellezze sarde, cinque spiagge che finora nessuno aveva mai potuto visitare, perché troppo vicine ai poligoni di tiro, sono state “liberate” dalla Difesa, e quindi restituite ai cittadini e a tutti coloro che vivono di turismo in Sardegna. Dopo un’attesa di circa 40 anni, il Ministero della Difesa ha liberato cinque spiagge: la bianca spiaggia di Porto Tramatzu, nel Sulcis, usata fino a oggi come stabilimento balneare per i militari, la caletta di S'Enna e S'Arca, nel Medio Campidano, e l'arenile sino a Punta S’Achivioni. Dopo anni e anni di richieste, frutto di un lungo negoziato tra Difesa e Regione Sardegna che è stato firmato dal ministro Roberta Pinotti e dal presidente sardo Francesco Pigliaru, finalmente è arrivata la concessione del Ministero della Difesa: le spiagge torneranno di proprietà di tutti i cittadini. L'accordo prevede anche un periodo di fermo delle attività di fuoco che permetterà di liberare, anche se solo da giugno a settembre e durante le vacanze di Pasqua, anche le 'Spiagge Bianche' vicino al poligono di Capo Teulada e il lido di Cala Murtas, nel comune di Villaputzu. La Difesa, inoltre, si è impagnata effettuare bonifiche e ad istituire osservatori ambientali indipendenti all'interno dei poligoni e delle aree addestrative, per migliorare la qualità dell’ambiente. La Difesa in Sardegna occupa ben 30mila ettari, e anche se il ministro Pinotti non considera “invasiva” questa presenza, i Sardi non sono tutti d’accordo. L’accordo, ad esempio, non ha soddisfatto per nulla il deputato sardo di Unidos, Mauro Pili. «Una bufala, un accordo farsa», queste le sue parole. Non sono pochi, infatti, a considerare la presenza della Difesa in Sardegna un po’ troppo invasiva e ormai fuori luogo. L’isola della Maddalena, inoltre, è un altro punto crociale. L’isola, ancora orfana della Marina degli Stati Uniti, che aveva stanziato proprio lì i suoi sottomarini nucleari, diventerà un polo di eccellenza delle attività connesse all’economia del mare, anche se non si conoscono ancora i tempi precisi di questa operazione. Sarà contestualmente rilanciata la scuola per allievi sottufficiali della Marina militare. Si tratta comunque di un accordo che permetterà a tutti, cittadini sardi e turisti, di visitare finalmente delle spiagge che finora erano state nascoste alla vista. Il turismo in Sardegna sarà così ulteriormente rilanciato, dopo un periodo di crisi economica che ha colpito tutti, anche le destinazioni più di lusso e più ambite.
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Maggio 2017
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