La Sardegna rappresenta, da sempre, la meta per eccellenza per l'estate dell'italiano, ma anche dei turisti, che sognano, fin dall'inverno, di poter trascorrere almeno una settimana in quell'incantevole territorio: spesso, però, il difficoltoso e dispendioso viaggio per raggiungerla, scoraggia i turisti e, soprattutto, irrita i vari trasportatori in Sardegna che, come vedremo dettagliatamente in seguito, devono fare i conti con un aumento pesante dei biglietti dei traghetti del circa il 10%, facendo schizzare i prezzi del trasporto merci per la Sardegna e rischiando di compromettere seriamente questo tipo di mercato. La Sardegna, per tanti visitatori e turisti, non è situata proprio “dietro l'angolo” e, un viaggio lungo, può richiedere un'ingente somma di denaro e un dispendio di energie da non sottovalutare: escludendo il residente nel territorio sardo, colui che proviene dalla “terraferma”, si vede costretto ad utilizzare un mezzo di trasporto aggiuntivo rispetto alla tradizionale automobile, e le scelte ricadono per il traghetto e per l'aereo. A conferma del rincaro dei costi relativo alle navi traghetto, già da qualche anno, alcuni porti sardi sono stati al centro di manifestazioni di protesta da parte di molti trasportatori della Sardegna: si tratta, molto spesso, di camionisti e di chi, per lavoro, si trova costretto ad utilizzare questi mezzi acquatici per il proprio lavoro, facendo, inoltre, i conti con i prezzi del trasporto merci per la Sardegna sempre più elevati. Per il turista, la soluzione del traghetto sembrerebbe la più ideale, poiché permette di posizionare il veicolo all'interno della nave, e, dopo la navigazione, recuperarla e muoversi liberamente nella nuova terra dell'attracco; ma, così come per il trasportatore, il costo del biglietto, differente a seconda della tipologia del veicolo, è aumentato lievemente di anno in anno anche per il visitatore, tanto da portarlo a preferire l'aereo al tradizionale traghetto. Per chi può evitare infinite code sotto il sole, in attesa di una nave, esiste la soluzione dell'aereo: ogni giorno compaiono decine e decine di offerte low cost per tutte le tasche e gli aeroporti della Sardegna appaiono sempre più attrezzati a questa, ormai confermata, alternativa al classico traghetto. Una volta giunti in terra sarda, però, il turista si trova appiedato e questo è un vero peccato data la ricchezza e la varietà di un territorio che necessita di essere girato e scoperto per le sue ricchezze naturali. A fronte di ciò, dunque, il consiglio che danno in molti esperti dell'isola, è quello di noleggiare un auto o un qualsiasi altro mezzo di trasporto (anche una vespa), senza limitarsi a rimanere fossilizzati in un unico luogo per un'intera settimana o addirittura più giorni, sprecando la grandissima possibilità di cogliere l'essenza di queste terre. I trasportatori in Sardegna sono presenti in grande misura, ricoprendo buona parte del territorio ed offrendo un servizio eccellente per il visitatore bisognoso di un mezzo: trasporto su rotaie e trasporto su ruota, per chi volesse spostarsi attraverso i mezzi pubblici (bus) attraverso programmi ad hoc per il turista o, per chi avesse una necessità particolare, noleggiare personalmente un auto, un bus o un minibus con o senza personale di guida esperto. Dopo i dovuti confronti, l'aeromobile appare di gran lunga la scelta più corretta per raggiungere l'isola, chiaramente se si tratta di un turista; nel caso, invece, la figura di riferimento fosse un autotrasportatore, visti i prezzi del trasporto merci per la Sardegna dalla penisola e viceversa, la speranza risiede nel rebus delle tariffe e nell'eliminazione di cifre che sfiorano un biglietto da nave da crociera: i turisti hanno attuato un piano B, passando per la Corsica e risparmiando qualcosa, mentre gli imprenditori, pur di riempire alberghi, hanno noleggiato una nave “greca”. Anche i trasportatori della Sardegna si vedono costretti ad architettare qualcosa.
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Maggio 2017
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