Tra gli itinerari della Sardegna che risultano essere insoliti e originali, quello che va alla caccia di leggende e miti come quello dei Giganti, merita di essere vissuto. La più estesa delle nostre isole regala emozioni a non finire che si snodano tra la costa e le severe montagne senza dimenticarsi delle verdeggianti pianure e che contemplano storia, cultura, archeologia. Molto stimolante è l’andare ad esplorare la terra della Tomba dei Giganti, com’era definita un tempo la Sardegna per via delle collettive sepolture dell’arcaica civiltà nuragica. Leggenda afferma che questi sepolcri ospitarono un tempo, persone dalle gigantesca dimensioni che abitavano un tempo questa isola. Il nostro suggerimento da modo di visitare Lanusei, Villagrande Strisaili e Fonni. Ecco in quale modo. L’itinerario della Sardegna da noi consigliato parte dall’area archeologica di Selene, piccolo centro a poca distanza da Lanusei. All’interno di un’area boschiva di castagni e lecci si trovano due tombe dei giganti una vicino all’altra. E’ possibile anche visitare un nuraghe del quale resta solo la base. Esplorando le tombe dei giganti ci si accorge che sono caratterizzate da una planimetria a forma di testa di toro che era usata come camera funeraria che era unita da due canali laterali arcuati. Le due tombe di Selene sono realizzate con granito lavorato a vista e, in una delle due, si nota una sorta di sedile. All’epoca della loro scoperta, i resti archeologici di ceramica ha permesso di identificare la tomba come risalente all’età del Bronzo. Dopo aver visitato Selene di Lanusei ci si sposta a Troculu per visitare la tomba dei giganti che si trova tra Ogliastra e Barbagia di Belvì. Questa tomba annovera ancora il vano funebre realizzato da sagomati blocchi di granito che sono obliqui nella facciata che è formata da un architravato con portello di ingresso. Nelle immediate vicinanze è possibile visitare due nuraghi e un villaggio preistorico. L’ultima parte dell’itinerario della Sardegna da noi proposto ci porta nel mezzo della valle del riu Madau dove, nella parte che va verso il passo di Corr’e Boi, si trovano ben quattro tombe dei giganti di cui alcune realizzate su delle più antiche sepolture. La più grande di queste tombe presenta una lunghezza di oltre ventidue metri e presenta una esedra di oltre ventiquattro metri. Nell’emiciclo è ancora visibile un bancone destinato alle offerte delimitato da delle lastre sopra le quali si sovrappongono file decrescenti di blocchi di pietra. La Sardegna non è solo ‘mare da cartolina’ ma terra che ha molto da offrire a chi vuole entrare in punta di piedi per apprezzarne tutte le sue caratteristiche. Questa Sardegna insolita e misteriosa è capace di affascinare il viaggiatore che si troverà catapultato all’interno di leggende e miti che uniscono fantasia e realtà in un incredibile mix emozionale che farà conoscere uno dei lati di questa isola che è ancora tutta da scoprire.
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Maggio 2017
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